Appena disponibili, i locali della “Chiesina” furono subito utilizzati perché i parrocchiani, in particolare i più giovani, potessero incontrarsi e, “nomen omen”, quasi fosse un destino scritto per una parrocchia intitolata a un Santo che stava sul “Palco”, dov’era l’altare maggiore fu costruito il palcoscenico e la sacrestia fu utilizzata come camerino per gli attori. Gli spettatori sedevano sempre dove prima si assisteva alla Messa.
Non era passato un anno dalla consacrazione della nuova Chiesa quando, il 24 maggio 1960, la compagnia teatrale, sorta spontaneamente per la disponibilità del palcoscenico, inaugurò quel teatro con “L’Acqua cheta” di Augusto Novelli: la maggior parte degli spettatori – entrando – si fece il Segno della Croce e ci volle del tempo perché si realizzasse il cambio di destinazione.
L’attività teatrale è stata nel tempo un fiore all’occhiello della Casa della Gioventù, ma tutti i suoi locali, compreso la sala del teatro, hanno sempre ospitato ogni attività culturale che servisse a promuovere la mentalità e la coscienza delle persone che la frequentano.
L’attività teatrale continua sempre ancora oggi. Se siete interessati potete consultare le date dei prossimi spettacoli .