Don Francesco junior e la prima Messa a San Piero in Palco
È stata una mattinata intensa, quella di domenica 23 aprile 2023, piena di significato… non solo per il nuovo Presbitero, ma per tutta la comunità di S. Piero in Palco che ormai si è addestrata a sostenere un nuovo Sacerdote nei suoi primi importanti passi sulla strada illuminata da Dio.
Don Francesco “junior” (don Francesco Stortini, n.d.r.) ha cercato di celare la sua emozione, ma ne era attorniato… come sarebbe stato possibile il contrario?
Non è molto che è qui con noi, solo qualche mese, ma l’abbiamo imparato a conoscere, a comprendere in linea di massima quanta sensibilità ha dentro, di quale semplicità si riveste, capace di riuscire ad esprimere palesemente i suoi pensieri. Ci ha fatti partecipi dei problemi che ha avuto prima di entrare in seminario e che è riuscito a risolvere ascoltando la voce del Signore che si è rivelato a lui prendendolo per mano, indirizzandolo su di un cammino nuovo. Una esperienza che risulta difficile da prendere… da molti rifiutata. Ma Francesco non si è tirato indietro. Quella voce gli ha dato entusiasmo, gli ha dato coraggio, gli ha aperto completamente gli occhi. Tutto è cambiato.
Nella vita spesso ci troviamo a vivere momenti di confusione, equivocare, prendere dei granchi (come si suol dire) e ciò risulta più frequente nella giovane età. Ma l’importante è riuscire a rettificare e a ritrovare il proprio equilibrio. La semplicità in un giovane talvolta gioca a suo sfavore, perché disorientato com’è, con più facilità rimane lusingato e affascinato da situazioni più accattivanti, ma non del tutto chiare, un po’ equivoche. Tuttavia, è proprio quella schiettezza del cuore che gli permette di individuare a poco a poco anche i suoi errori. Credo che l’essenzialità della vita vada cercata senza arroganza, sentimento che tiene lontani i nostri simili, perché il piedistallo dell’alterigia non piace a nessuno. È la modestia e l’umiltà che sono dominanti in un buon rapporto. Ecco perché Francesco lo sentiamo un “nostrano” Sì! È come se facesse parte di ciò che vorremmo fossero i giovani. Senza troppe banalità, con la voglia di costruire qualcosa, con la forza morale di sbagliare e di correggersi, con il coraggio di prendere decisioni anche un po’ controcorrente… eh sì! Perché ai giorni nostri farsi prete è difficile… come cercare un ago nel pagliaio… ma diciamoci la verità chi è che si metterebbe a cercare l’ago rifinito in un pagliaio? Nessuno!
Solo nostro Signore, in questa nostra società divenuta un po’ troppo superficiale, cerca… cerca ed arriva a trovare l’ago con il quale qualcuno riesce a ricamare la propria esistenza fatta di pizzi e merletti. È l’augurio che facciamo a Don Francesco junior… pochi rammendi e tanti bei ricami.
Alessandra